Venere è il secondo pianeta del Sistema Solare in ordine di distanza dal Sole. Il suo simbolo astronomico è il seguente, e rappresenta una stilizzazione della mano della dea Venere, dea della bellezza, della fertilità, dell’amore, che sorregge uno specchio.

 

Simbolo astronomico di Venere

 

Venere è l’oggetto più luminoso del cielo, escluso il Sole e la Luna, ed è comunemente conosciuto con due nomi: Lucifero come “Stella del Mattino”, Vespero come “Stella della Sera“. Tale nomenclatura è scaturita dal fatto che il pianeta è visibile solo in due momenti della giornata: poco prima l’alba (Stella del Mattino) e subito dopo il tramonto (Stella della Sera), nel resto della giornata è praticamente invisibile a causa della luminosità del Sole.
Inoltre Venere è il pianeta più caldo del Sistema Solare.

 

Pianeta Venere

 

Esplorazioni

Sono state compiute numerose missioni su Venere a partire dal 1962 con la sonda Mariner 2, che fu la prima a raggiungere il pianeta eseguendo rilevazioni riguardanti la temperatura superficiale.

Nel 1964 la sonda sovietica Zond 1.

Nel 1967 la Venera 4 che compì misurazioni dell’atmosfera e la Mariner 5 che misurò il campo elettromagnetico.

Il primo atterraggio avvenne il 1 Marzo del 1966 con la sonda Venera 3, che però, non riuscì a trasmettere nulla per problemi tecnici.

Il primo atterraggio con successo fu effettuato il 15 Dicembre 1970 da Venera 7 trasmettendo dati relativi alla temperatura.

Dal 1972 ad oggi è un continuo susseguirsi di esplorazioni.

Generalità

Venere è definito come il “pianeta gemello” della Terra, in quanto sono molto simili in dimensioni e massa, inoltre, sta subendo nella sua formazione la stessa evoluzione che ha avuto la Terra.
L’orbita di Venere è quasi circolare, infatti, la sua eccentricità è di 0,007, di conseguenza la sua distanza da Sole nel perielio è di 107.470.000 Km e nell’afelio di 108.942.000 Km. La sua distanza media dal Sole è di 0,723 UA (108.200.000 Km).

Il suo piano orbitale è inclinato di 3,39 gradi sull’eclittica.

La rotazione di Venere è retrograda e molto lenta: un giorno corrisponde a circa 243 giorni terrestri. La velocità siderale del pianeta è di 35 Km/s che comporta un periodo siderale lungo 225 giorni; su Venere il giorno è più lungo dell’anno. Inoltre per via della sua velocità di rotazione molto lenta: 1,81 m/s, il suo periodo di rotazione è di 117 giorni, in quanto mentre il pianeta ruota su se stesso in senso retrogrado, esso si sposta anche lungo la propria orbita, compiendo il moto di rivoluzione, che procede in senso opposto rispetto a quello di rotazione; ne deriva che lo stesso punto della superficie si viene a trovare nella stessa posizione rispetto al Sole ogni 117 giorni terrestri.

Venere è un pianeta il cui diametro è 12.103,7 Km, inferiore a quello terrestre di soli 650 Km, e si estende per una superficie di 4,6∙1014 m2. Ha una massa di 4,86∙1024 Kg, l’81% di quella terrestre e una densità media di 5,2∙103 Kg/m3.

Il pianeta raggiunge una magnitudine apparente di -4,6 la cui massima brillantezza la raggiunge poco prima l’alba o poco dopo il tramonto.
Venere, come Mercurio, è un pianeta che non possiede alcun tipo di anelli e satelliti.

 

Superficie del pianeta Venere

Le fasi

Venere, trattandosi di un pianeta interno, quando viene osservato dalla Terra presenta della fasi: la superficie del pianeta appare totalmente o parzialmente illuminata, oppure del tutto oscurata.

Le posizione che assume il pianeta possono essere raggruppate in 4 fasi: Venere è “nuova” quando si trova in congiunzione inferiore, ovvero quando il pianeta è alla minima distanza dalla Terra (Venere è posto tra Sole e Terra). In questa fase Venere e immersa nel bagliore del Sole per questo non e visibile per circa 7 giorni; il pianeta è al suo massimo diametro visibile.

Poi Venere compare ad occidente, dove rimane visibile per circa 8 mesi, ed entra nella così detta fase di elongazione occidentale (o Ovest), in cui il pianeta appare come una falce che va a crescere.

Quando il pianeta, poi, si trova alla massima distanza dalla Terra, si ha la congiunzione superiore (il Sole posto tra Venere e la Terra), durante la quale il pianeta resta invisibile per 3 mesi. Venere in questa fase è “piena”, ma il suo diametro visibile è il più piccolo.

Venere ricompare ad oriente e si parla di elongazione orientale (o Est), dove il pianeta rimane visibile per altri 8 mesi, questa volta, sotto la forma di una falce decrescente.

Durante le due fasi di elongazione, si può distinguere una fase di massima elongazione, ovvero quando la distanza angolare di Venere dal Sole è massima, che è di 47 gradi. Venere in questa fase è illuminato per metà.

Venere è più brillante quando il 25% circa del suo disco è illuminato, tipicamente avviene 37 giorni prima o dopo la congiunzione inferiore. La massima elongazione avviene approssimativamente a 70 giorni prima o dopo la congiunzione inferiore.

 

Illustrazione delle fasi di Venere

 

Nel 1610 la prima persona ad osservare le fasi di Venere, fu Galileo Galilei, che grazie a tali osservazioni sostenne e dimostrò la teoria eliocentrica del Sistema Solare, teorizzata precedentemente da Copernico.

Atmosfera

L’atmosfera di Venere è estremamente densa e spessa e la regione superiore ad essa è presente una spessa coltre di nubi. L’atmosfera è composta principalmente da anidride carbonica(96-97% circa); si rilevano poi una discreta quantità di azoto e tracce di acido solforico, ad una quota compresa fra 48 e 58 km. La massa atmosferica è 93 volte quella della Terra, di conseguenza anche la pressione al suolo è maggiore, circa 92 volte quella terrestre. Sul nostro pianeta una pressione così elevata è presente solo in mare, a circa 1 Km di profondità. La grande quantità di anidride carbonica presente nell’atmosfera, genera il più forte effetto serra del Sistema Solare creando una temperatura media sulla superficie del pianeta di 460°C, la più calda di qualunque altro pianeta del Sistema Solare, nonostante Venere orbita ad una distanza due volte più lontana di Mercurio e riceve il 25% dell’irradiazione di quest’ultimo.

Le sonde atterrate sul pianeta hanno identificato la presenza di tre distinti strati di nubi: uno strato superiore, composto da piccole goccioline circolari di acido solforico, ad una quota di 60-70 km; uno strato intermedio, costituito da gocce più grandi e meno numerose, collocato a 52-59 km di altitudine; e infine uno strato inferiore più denso e costituito dalle particelle più grandi, che scende fino a 48 km di quota. Al di sotto di tale livello la temperatura è talmente elevata da vaporizzare le gocce, generando una foschia che si estende fino a 31 km. La parte più bassa dell'atmosfera è infine relativamente limpida.

Data l'elevatissima pressione atmosferica, al suolo i venti sono praticamente assenti; la loro velocità aumenta con la quota, fino a raggiungere un massimo di circa 360 km/h medi alla sommità delle nubi, al di sopra dello strato superiore dell'atmosfera. L'intero strato nuvoloso compie dunque una rotazione completa attorno al pianeta in soli 4 giorni.

I venti determinano uno spostamento delle conformazioni nuvolose da sinistra a destra (per chi osserva da un telescopio) e diretti ai poli seguendo un andamento a spirale, creando così sulla zone dell’equatore una grande Y.

Superficie

Si stima che circa l’80% della superficie venusiana è costituita da calate laviche solidificate. La maggior parte della superficie del pianeta è formata da lisce pianure vulcaniche. Il resto è costituito da due altipiani definiti continenti: Ishtar Terra nell’emisfero settentrionale, dalle dimensioni dell’Australia, Aphrodite Terra nei pressi dell’equatore che ha circa le dimensioni del Sud America.

Ishtar Terra è caratterizzato dalle quattro principali formazioni montuose di Venere, la più nota i Monti Maxwell che raggiungono gli 11 Km di altitudine, e queste circondano una pianura centrale nota come Lakshmi Planum. L’Aphrodite Terra, invece, è un altopiano decisamente più levigato rispetto all’Ishtar, sebbene anch’essa contenga catene montuose, fratture e faglie.

 

Altopiano Ishtar Terra

Altopiano Aphrodite Terra

 

Sulla superficie venusiana sono presenti crateri da impatto, montagne, valli, ma la caratteristica peculiare sono strutture vulcaniche chiamate farra, larghe da 20 a 50 km e alte da 100 a 1000 m; fratture radiali, a forma di stella chiamate nova; strutture con fratture sia radiali sia concentriche chiamate aracnoidi per la loro somiglianza con le tele di ragno; e infine le corone, anelli circolari di fratture a volte circondate da una depressione.

 

Cratere da impatto

 
Particolare di una nova

 
Particolare degli arcanoidi

 
Particolare di corona

 

Tutte queste strutture hanno un'origine vulcanica, in effetti, la superficie di Venere appare geologicamente molto giovane, i fenomeni vulcanici sono molto estesi, e lo zolfo nell'atmosfera dimostrerebbe, secondo alcuni esperti, l'esistenza di fenomeni vulcanici attivi ancora oggi.

Struttura interna e campo magnetico

Anche se vi sono poche informazioni riguardanti la struttura interna di Venere, si pensa che le somiglianze in termini di dimensione e densità con la Terra, implica una struttura interna anch’essa simile a quest’ultima: infatti Venere è composto da un nucleo ferroso di uno spessore di circa 3.000 Km, un mantello di 2.900 Km composto da silicati e una crosta di poco inferiore a quella terrestre, cioè circa 60 Km.

Il decadimento radioattivo all'interno del pianeta genera calore che arriva all'esterno tramite forme di vulcanismo e zone dove la crosta è sottile generando caratteristiche formazioni dette duomi.

 

Struttura interna del pianeta Venere. Si può notare che è simile alla Terra.

 

Su Venere l’intensità del campo magnetico è stata stimata dalla sonda americana Pioneer-Venus 2 per un valore di circa un centomillesimo di quella terrestre, in sostanza, un campo magnetico da considerare quasi nullo.

L’assenza del campo magnetico è dovuto alla bassa velocità di rotazione del pianeta che impedisce il così detto effetto dinamo da parte del nucleo ferroso conduttore.