Il punto in cui termina il sistema solare ed inizia lo spazio interstellare non è definito con precisione, poiché i suoi confini possono essere tracciati tramite due forze distinte: il vento solare o la gravità del sole. Il limite esterno tracciato dal vento solare giunge a circa quattro volte la distanza Plutone-Sole; questa eliopausa è considerata l'inizio del mezzo interstellare. Tuttavia, la sfera di Hill del Sole, ovvero il raggio effettivo della sua influenza gravitazionale, si ritiene si possa estendere fino a un migliaio di volte più lontano.

Eliopausa

L'eliosfera è divisa in due regioni distinte. Il vento solare viaggia a circa 40 000 km/s fino a quando non si scontra con i flussi di plasma nel mezzo interstellare. La collisione si verifica presso il termination shock, che si trova tra 80 e 100 UA dal Sole in direzione sopravvento, e fino a circa 200 UA dal Sole sottovento. Qui il vento rallenta drasticamente, condensa e diviene più turbolento, formando una grande struttura ovale conosciuta con il nome di Eliosheath, la quale sembra si comporti come la coda di una cometa: esso si estende verso l'esterno per altri 40 UA sul lato sopravvento, mentre si estende molto meno nella direzione opposta. Entrambe le sonde Voyager 1 e Voyager 2 hanno superato il termination shock ed sono entrate nell'Eliosheath, e distano rispettivamente 94 e 84 UA dal Sole. Il limite esterno dell'eliosfera, l'eliopausa, è il punto in cui il vento solare si esaurisce ed inizia dello spazio interstellare.

 

Eliosfera

 

La forma del limite esterno dell'eliosfera è probabilmente influenzata dalla dinamica dei fluidi delle interazioni con il mezzo interstellare, nonché dal campo magnetico solare, prevalente a sud. Al di là dell'eliopausa, a circa 230 UA, si trova il bow shock, una scia di plasma lasciata dallo spostamento del Sole attraverso la Via Lattea.

Nessun veicolo spaziale è ancora passato attraverso l'eliopausa, quindi è impossibile sapere con certezza le caratteristiche dello spazio interstellare. Si prevede che i veicoli spaziali del programma Voyager della NASA attraverseranno l'eliopausa nel corso del prossimo decennio, e trasmetteranno dati importanti sui livelli di radiazione solare e di vento solare. Come l'eliosfera possa proteggere il sistema solare dai raggi cosmici non è ancora noto. Una squadra finanziata dalla ha sviluppato il concetto di una "Vision Mission" dedicato all'invio di una sonda nell'Eliosfera.

Nube di Oort

L'ipotetica nube di Oort è una grande massa composta da miliardi di oggetti di ghiaccio che si credono essere la fonte delle comete di lungo periodo e che circondano il sistema solare a circa 5 000 UA (circa 0,08 anni luce), e forse fino a 100 000 UA (1,58 anni luce). Si ritiene sia composto di comete che sono state espulse dal sistema solare interno da interazioni gravitazionali con i pianeti esterni. Gli oggetti della nube di Oort sono molto lenti, e possono essere turbati da eventi rari, ad esempio delle collisioni, dalla forza di gravitazionale di una stella di passaggio, o dalla marea galattica, forza di marea esercitata dalla Via Lattea.

 

Nube di Oort rapporta alla fascia di Kuiper e al sistema Solare

Sedna e la nube di Oort interna

Sedna (525,86 UA) è un grande oggetto simile a Plutone, con un'orbita estremamente ellittica, con un perielio a circa 76 UA ed un afelio a 928 UA dal Sole. Un'orbita così grande richiede ben 12 050 anni per il suo completamento. Mike Brown, scopritore dell'oggetto nel 2003, afferma che non può essere parte del disco diffuso o della fascia di Kuiper, poiché il suo perielio è troppo lontano per aver subito degli effetti dalla migrazione di Nettuno. Lui e altri astronomi ritengono che sia il primo oggetto di una popolazione completamente nuova, che può comprendere anche l'oggetto (148209) 2000 CR105, che ha un perielio di 45 UA, un afelio di 415 UA, ed un periodo orbitale di 3420 anni. Brown definisce questa nuova popolazione "nube di Oort interna", che si può essere formata attraverso un processo simile, anche se è molto più vicina al Sole. Sedna è molto probabilmente un pianeta nano, anche se la sua forma deve essere ancora determinata con certezza.

 

Questi tre pannelli mostrano il primo rilevamento del debole oggetto distante soprannominato "Sedna". Fotografato il 14 novembre dalle 6:32 alle 9:38 Universal Time, Sedna è stato identificato dal leggero spostamento di posizione notato in queste tre immagini scattate in momenti diversi.

Confini

Gran parte del nostro sistema solare è ancora sconosciuto. Lo scudo gravitazionale del Sole si stima che domini le forze gravitazionali delle stelle che lo circondano fino a circa due anni luce (125 000 UA). Il confine esterno della nube di Oort, invece, non si può estendere per più di 50 000 UA. Nonostante le scoperte di nuovi oggetti, come Sedna, la regione tra la fascia di Kuiper e la nube di Oort, una zona di decine di migliaia di UA di raggio, non è ancora stata mappata. Vi sono, inoltre, in corso ancora studi sulla regione compresa tra Mercurio ed il Sole. Numerosi oggetti possono ancora essere scoperti nelle zone inesplorate del sistema solare.

 

Sezione del nostro sistema Solare