PTF11kly - La supernova più luminosa degli ultimi 30 anni
Il 23 agosto dall’Osservatorio di Monte Palomar è stata scoperta una supernova che gli astronomi chiamano “PTF11kly”. Tecnicamente una supernova è una stella, una nana bianca, che giunta alla fase finale del suo ciclo vitale a causa della sua massa molto elevata finisce per collassare su sé stessa per via della gravità aumentando così in modo esponenziale la concentrazione di materiale attorno al nucleo. Questa concentrazione di materia, una volta sorpassato il limite, provoca un’esplosione piuttosto violenta della stella stessa diventando così sempre più brillante spargendo materia ed energia nel cosmo.
Il merito di questa scoperta è del Telescopio Palomar Transient Factory Survey che programmato per scandagliare giorno per giorno il cielo ed inviare le informazioni rilevate ai ricercatori della Berkeley University, in California, ha rilevato un’anomalia in una zona del cielo, precisamente in direzione della costellazione dell’Orsa Maggiore, poco al di sopra della stella Alkaid, nella Galassia M101 (Galassia Girandola) ad una distanza di 21 milioni di anni luce dalla Terra. Questa anomalia ha portato i ricercatori a constatare la nascita di una supernova dato che la notte precedente al 23, nella stessa porzione di cielo, non appariva nulla al contrario del giorno successivo il cui bagliore diventava sempre più intenso.
La “PTF11kly”, un piccolo puntino quasi invisibile che si è trasformato in pochi attimi in un'onda di luce che ha investito gli strumenti di osservazione è stata rilevata ad una distanza di 21 milioni di anni luce ed è stato stimato che la prima settimana di settembre la supernova sarà visibile, se non addirittura ad occhio nudo, con l'ausilio di un semplice binocolo.
Oltre ad essere un evento spettacolare, per gli esperti la nascita di una supernova, soprattutto studiare l’evento sin dai primissimi istanti, è oggetto di studio per meglio comprendere l’evoluzione e l‘espansione dell’universo perché è da queste immani catastrofi generate dalla morte delle stelle che si producono gli elementi più pesanti da cui si generano poi i pianeti e la stessa vita.
Il fenomeno, per questo, ora alle sue prime battute sarà continuamente seguito nei prossimi anni entrando in azione anche i più grandi telescopi al mondo come il Lick Observatory in California e il Keck alle Hawaii. A tal proposito anche la Nasa sta attivando il suo osservatorio più potente, il Telescopio Spaziale Hubble in orbita terrestre.